Annunciazioni
L'evento immobile
Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea
San Giovanni Valdarno (Ar)
testo di Saretto Cincinelli
Show


…..non tutti i lavori esposti, mantengono un legame diretto con il tema dell'Annunciazione, intento della mostra non è chiudere le opere in un interpretazione univoca ma mostrare che esse si lasciano attraversare dal tema senza pretendere di esaurirlo o di esserne esaurite, anche quando non siano state pensate esplicitamente in relazione ad esso.
Crediamo infatti che ciò che si realizza emerga sempre da un fondo di opacità, che avrebbe potuto illuminarsi anche altrimenti. Cercheremo di chiarire questa posizione a partire da Lei, un dittico fotografico di Daniela De Lorenzo: chi conosce l'opera dell'artista, può con estrema facilità riconnettere ciascuna delle foto che compongono l'opera, soprattutto se guardate separatamente, a due tappe di quella serie di autoritratti 'mancati' che accompagnano la sua ricerca: niente, dunque, di più lontano, almeno apparentemente, da un 'annunciazione; in questo caso, però, l'artista ha pensato l'opera come un dittico: con questa semplice mossa l'assolutezza del soggetto di partenza viene , in qualche modo, a perdere quell'unicità che accompagna un autoritratto per guadagnare formalmente un intensità di altro tipo che fa immediatamente pensare alla fusione senza confusione di due elementi, risultato: le figure non appaiono più semplicemente compresenti ma, senza reintrodurre una 'storia' , entrano in risonanza delineando una specie di diagramma, le cui linee rimbalzano da una all'altra.
Una scena assente pare accomunarle senza contraddire il loro isolamento; le figure restano separate, ciò nonostante il loro accostamento implica un ritmo, che genera un impressione di un tempo comune; pur nella loro staticità entrambe le figure mantengono un residuo di dinamismo; una pare sollevarsi e l'altra precipitare, mentre restano entrambi in ostaggio di un immobilità che produce uno strano fenomeno di ricomposizione, di ridistribuzione, dell'insieme.
Come in un annunciazione siamo posti di fronte a una riunione che separa ad una temporalità ferma, spazializzata, che richiama lo stallo tensivo , il dinamismo statico dell'immagine dialettica di Benjamin. Le due foto restano separate senza essere più isolate, i bordi dell'una, infatti, non rinviano più all'unità limitativa di ciascun pannello, ma all'unità distributiva dei due: risultato la cesura viene a porsi come l'equivalente della colonna che separa lo spazio della vergine e dell'angelo nelle annunciazioni fiorentine del '400 .
Sicuramente non è a questo che pensava l'artista al momento della realizzazione ma qualcosa di questo rimando permane nell'immagine stessa come una sorta di warburghiana sopravvivenza, come involontaria memoria di una figura della storia dell'arte.


Dal catalogo della mostra: L'evento immobile
Saretto Cincinelli