Autoritratti
Iscrizioni del femminile nell'arte contemporanea
MamBo 2013, Bologna.
Dal testo: (M)others di Arabella Natalini
Show
Daniela De Lorenzo realizza sculture, fotografie, performance e video, contraddistinti da un interrotta riflessione sull'identità, che trova nel corpo il suo veicolo primario.
Frequentemente evocato, attraverso impronte e frammenti, il corpo diviene l'elemento unificatore delle coordinate spazio- temporali all'interno delle quali si struttura il percorso dell'artista. I continui sfasamenti presenti nei suoi lavori, recano traccia dello scorrere del tempo, così come il peculiare impiego del feltro, scelto per le sue caratteristiche materiche e per le possibilità formali che questo offre, ma anche per la sua 'memoria interna', per il suo mantenere traccia dei gesti, delle pieghe e dei passaggi che vi restano impressi.
Accanto a me, la scultura presentata in questa occasione, cristallizza la presenza di due corpi in frammenti parziali, un braccio e una spalla, poggiati a parete in un apparente equilibrio precario. I lacerti suggeriscono- attraverso la destabilizzazione del movimento e la sdefinizione del corpo- uno sdoppiamento e un 'astrazione, indicando un rapporto dialettico di vicinanza/distanza e attrazione/separazione.
De Lorenzo sembra qui dare forma al processo di differenziazione e distacco che caratterizza la relazione tra il corpo della madre e quello della figlia, il nostro essere altro da lei, ma al contempo, anche grazie all'uso della titolazione, suggerisce e reifica la vicinanza e l'appartenenza, la relazione carnale, psicologica e emotiva che contraddistingue il rapporto con il materno.
Lo stesso uso del feltro, forma cava su cui l'artista imprime la traccia e il peso del proprio corpo, la sua memoria, sembra fare eco alla natura corporea e carnale, alla proiezione ereditaria e a-storica, all'impronta indefinita e ambivalente del rapporto madre-figlia.
Arabella Natalini Firenze 2013